Con le stampanti EcoTank risparmi e ti rimborsano

Forse per merito della presa di coscienza degli ultimi tempi nei confronti dell’ambiente, o forse per pura semplicità, oggigiorno l’utilizzo assiduo della stampante che si faceva fino a qualche tempo fa, sta certamente un po’ scemando: tutto viene trasmesso digitalmente, dalle carte d’imbarco, alle prenotazioni degli hotel, fino alle ricette mediche.

La carta stampata, tuttavia, rimane una prerogativa per molti uffici ed enti pubblici, ma anche per tante piccole commissioni che ognuno di noi svolge.

Che la stampante sia inkjet o laser, però, ogni volta che ci si ritrova a cambiare toner o cartucce è quasi un colpo al cuore: spesso il costo dell’inchiostro rasenta quello della stampante, se non addirittura lo supera.

La nuova gamma “EcoTank” di stampanti lanciata da Epson, però, punta a risolvere quest’incombenza.
In questi dispositivi, infatti, non sarà più necessario sostituire ogni volta un supporto contenente l’inchiostro, bensì sarà sufficiente riempire i serbatoi fissi della stampante con dei comodi flaconi contenenti inchiostro liquido. Epson promette che l’operazione risulterà semplice, intuitiva e soprattutto pulita grazie alle boccette anti-goccia. Ogni flacone, inoltre, può riempire solo il serbatoio del colore corrispondente, senza il rischio di commettere errori.

I serbatoi ad altissima capacità sono posizionati frontalmente, in modo da essere facilmente raggiungibili, senza dover aprire mezza stampante come spesso ci si ritrova a fare nel caso delle cartucce o dei toner. Anche grazie a questo, è possibile controllare facilmente il livello dell’inchiostro.

Ma i vantaggi non finiscono qui. Si stima, infatti, un risparmio del 90% sul costo dell’inchiostro: basta €1 per stampare oltre 400 pagine in bianco e nero o 200 pagine a colori.

In tutti i prodotti della gamma la stampa da mobile è semplice e veloce. Basta inviare con facilità documenti e foto sfruttando la connettività Wi-Fi. C’è di più: se si ha una stampante al laser da rottamare, Epson offre un cashback fino a €150 per l’acquisto di una stampante della gamma EcoTank, fino al 15 dicembre 2019!
Scrivici a info@neide.it o chiamaci al 3427270799 per avere più informazioni!

Mai più bambini lasciati in auto, con Tippy

È ormai da un po’ che si sente parlare della legge antiabbandono pensata per i più piccoli: i continui casi di bebè lasciati in auto hanno portato ad emanare un decreto ministeriale che prevede l’obbligo di dispositivi antiabbandono. Ancora non si sa una data di inizio dell’onere, ma è certo che dai primi mesi del 2020 chiunque trasporti in auto bambini con meno di 4 anni dovrà munirsi di uno di questi congegni.

Il dispositivo antiabbandono più venduto in Italia si chiama Tippy Pad, e sicuramente molti di voi già ne hanno sentito parlare: funziona via Bluetooth® e si controlla da app.

Questo innovativo strumento non è altro che un cuscino da mettere dove siede il bebè. Basta collegarsi al dispositivo e, non appena il nostro smartphone si distanzia di qualche metro dal seggiolino, Tippy Pad rileva la presenza del bambino agendo come una sorta di bilancia: se rileva su di sé un peso, invia un segnale allo smartphone collegato.
Inoltre, se il primo allarme sonoro non dovesse ottenere risposta, viene inviato un SMS a dei numeri telefonici preimpostati indicando le coordinate geografiche in cui si trova l’auto. Un dettaglio non di poca importanza riguarda i messaggi, che sono inclusi a vita nel costo del prodotto e non comportano, quindi, alcun addebito aggiuntivo.

Tippy Pad agisce in regime low-energy promettendo una durata della batteria di ben 4 anni, il cui livello sarà sempre monitorabile tramite app. Oltre ad essere facilmente installabile su ogni seggiolino in commercio in modo pratico, intuitivo e senza fili, questo dispositivo è conforme alle normative europee (marchio CE) ed ha ottenuto esiti positivi durante i crash test.

L’applicazione è semplice e intuitiva, ed è disponibile sia per Android (dalla versione 5.0) che per iOS (dalla versione 10.0). Tramite la stessa è possibile programmare interamente Tippy Pad, e gestirne fino a 4 diversi.

La stessa azienda ha pensato anche ai nonni: se non si dovesse disporre di uno smartphone, è comunque possibile usufruire di Tippy Pad con le stesse funzionalità, ma tramite Tippy Fi, un portachiavi per l’auto che emette un allarme sonoro in caso di allontanamento.

La gamma Tippy non finisce qui: sono stati pensati altri prodotti per rendere la nostra casa più sicura ai più piccoli. Un esempio è Tippy Crib, un accessorio da porre sulla sponda del lettino del bambino, che rileva i tentativi di scavalcamento. Oppure Tippy Gate, un accessorio molto simile, pensato per i cancelletti di sicurezza.

Da oggi è possibile trovare Tippy Pad presso i nostri uffici, disponibile da subito in preordine. Contattaci al 342 7270799 o scrivici a info@neide.it per maggiori informazioni!

Phonocut e i vinili home-made

I cari vecchi strumenti che tutti fino a qualche anno fa utilizzavamo per ascoltare la musica, sono ormai finiti nel dimenticatoio: cassette, nastri, e ormai persino i cd. Ma i vinili no, sono stati intelligentemente riportati alla luce dai creatori di Phonocut, un fantastico strumento che ci permetterebbe (addirittura) di inciderli. E, a sentire i creatori, è facilissimo da utilizzare.

Nato per farci riassaporare quell’effetto di note rigate e “reali” che le casse musicali moderne non riusciranno mai a riprodurre, questo strumento altamente somigliante ad un giradischi è stato inventato da una joint venture di imprenditori del web, designer e inventori svizzeri e austriaci per riportare nelle nostre case i suoni di un tempo.

Secondo i suoi inventori, Phonocut sarebbe a portata di chiunque. Basterebbe accenderlo, collegarlo ad una sorgente sonora e premere un tasto: tutto ciò che sentiamo da quel momento viene riprodotto in tempo reale, fino a quando non termina, dopo di che la magia è stata compiuta. Ed ecco che il nostro nuovo vinile è pronto per essere riascoltato, incorniciato o collezionato.

Phonocut porta alla luce anni e anni di appassionanti suoni dal sapore analogico, ma ha l’incredibile pregio di riuscire a custodire dentro di sé tutta la tecnologia odierna.

Collegandosi tramite app, infatti, è possibile (oltre a controllarlo) anche stabilire l’ordine in cui si vogliono incidere le tracce.

Tanto lavoro dietro ad uno strumento, che però va a giustificare il costo abbastanza oneroso: si parla di un prezzo di vendita di mille euro.
A breve partirà la prevendita su Kickstarter, dove saranno resi disponibili quantità limitatissime. Illimitato sarà, invece, il tempo di attesa: il prodotto non verrà spedito prima della fine del 2020.

Restano dubbi sul successo del progetto e su quella che potrà essere la qualità di registrazione, ma non è da escludere che altre realtà provino a seguire le orme di Phonocut, com’è già successo in altri ambiti non molto tempo fa (basti pensare alle stampanti 3D).

Tutti pronti al ritorno del vinile?

Con “Google Family Link” controlli i tuoi figli dallo smartphone

Uno dei compiti più ardui dei genitori moderni è controllare ciò che i figli fanno con il proprio smartphone e soprattutto quanto tempo passano davanti allo schermo, presi dagli impegni quotidiani spesso si rischia di non farlo adeguatamente.

Ad aiutarci ci ha pensato Big G, con l’app di Google Family Link, infatti, è possibile tenere sotto controllo i propri figli. Disponibile per tutti i dispositivi che montano Android 7 o superiore e per alcuni con Android Marshmallow, questa forma avanzata di parental control promette un funzionamento molto semplice, sicuro e veloce.

Per far funzionare i sistemi di controllo si dovrà avere un dispositivo compatibile, su cui creare un account Google (con Family Link è possibile farlo anche per bambini di età inferiore a 13 anni) e scaricare l’app. Il genitore dovrà poi scaricare la medesima applicazione anche sul proprio smartphone, avviarla, e semplicemente seguire le istruzioni, attraverso il percorso guidato, ed estremamente intuitivo, si collegherà l’account del bambino a quello del genitore che potrà così controllare ogni attività del figlio.

Grazie alle numerose funzionalità dell’applicazione, è possibile impostare dei blocchi a contenuti specifici, stabilire un tempo massimo di utilizzo per ogni contenuto, bloccare il dispositivo in alcuni orari, inoltre si potrà visualizzare il tempo trascorso davanti allo schermo, interrompere il download di un’applicazione o scaricare a distanza quelle consigliate dagli insegnanti, sarà inoltre possibile approvare il download di un’app prima che questa venga scaricata e rintracciare lo smartphone in qualunque momento grazie alla localizzazione in tempo reale.

Nel caso in cui il ragazzo dovesse disabilitare il servizio (cosa che, ci teniamo a specificare, è possibile fare in qualunque momento) vengono informati i genitori e i dispositivi temporaneamente bloccati e resi inutilizzabili.

I dati sempre più preoccupanti riguardanti l’utilizzo infantile dei device moderni hanno spinto Big G ad attivare questo nuovo servizio. Secondo l’indagine “EU Kids Online 2017” l’88% dei ragazzi dai 9 ai 17 anni trascorre la maggior parte del tempo su internet quando sono dentro le mura domestiche, arrivando a sfiorare il 94% nella fascia d’età 15-17 anni.
Se pensiamo che secondo le indagini svolte da Kaspersky ben il 37% dei ragazzi tra gli 8 e i 10 anni non riesce ad immaginare cosa significhi vivere senza PC o smartphone ringraziamo Google per quest’applicazione nella speranza che aiuti i giovani d’oggi ad avere una maggiore consapevolezza delle nuove tecnologie.

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