🚀 Le migliori alternative ad Outlook nel 2023

Microsoft Outlook è uno dei client di posta elettronica più famosi e utilizzati al mondo, soprattutto in ambito professionale e aziendale.
Tuttavia, non tutti sono soddisfatti delle sue funzionalità o del suo costo 😕, e molti utenti cercano alternative valide per gestire la propria posta elettronica.

In questo articolo, esploreremo 6 alternative ad Outlook che meritano la tua attenzione: preparati a scoprire nuovi orizzonti nel mondo della posta elettronica! 🌍💌

1️⃣ Mozilla Thunderbird

Thunderbird è un client di posta elettronica open-source e gratuito sviluppato da Mozilla, la stessa azienda dietro al popolare browser Firefox.

Caratteristiche principali

  • Open-source e gratuito
  • Vasta gamma di estensioni e add-on
  • Interfaccia personalizzabile
  • Gestione di più account email

Prezzo 💸

Gratuito! 🤑 L’avevamo già detto per caso?

2️⃣ Zoho Mail

Zoho Mail è un client di posta elettronica pensato per le aziende, che offre una suite di strumenti di collaborazione e integrazione con altre app Zoho.

Caratteristiche principali

  • Suite di strumenti di collaborazione
  • Integrazione con altre app Zoho
  • Nessuna pubblicità
  • Piani gratuiti e a pagamento disponibili

Prezzo 💸

A partire da €0,90 al mese per utente.

3️⃣ ProtonMail

ProtonMail è un servizio di posta elettronica sicuro e crittografato, ideale per chi è particolarmente attento alla privacy e alla sicurezza delle proprie comunicazioni.

Caratteristiche principali

  • Crittografia end-to-end
  • Server in Svizzera
  • Interfaccia semplice e intuitiva
  • Piani gratuiti e a pagamento disponibili

Prezzo 💸

Gratuito con limitazioni, le opzioni a pagamento partono da €3,99 al mese.

4️⃣ Mailbird

Mailbird è un client di posta elettronica gratuito e accattivante per Windows, con la possibilità di integrarsi con numerosi servizi di terze parti.

Caratteristiche principali

  • Design moderno e accattivante
  • Integrazione con servizi di terze parti
  • Funzioni di snooze e ricerca avanzata

Prezzo 💸

A partire da €2,28 al mese per utente, fatturato annualmente.

5️⃣ eM Client

eM Client offre un’esperienza di posta elettronica completa e gratuita, con funzionalità avanzate come la gestione di più account, calendario, contatti e integrazione con servizi di cloud storage.

Caratteristiche principali

  • Gestione di più account email
  • Calendario e contatti integrati
  • Supporto per chat IM e videochiamate
  • Piani gratuiti e a pagamento disponibili

Prezzo 💸

Gratuito per l’uso personale (con limitazione a 2 account email), mentre le versioni Pro sono a partire da €39,95 una tantum.

6️⃣ Blue Mail

Blue Mail è un client di posta elettronica multipiattaforma e gratuito, con supporto per la gestione di più account, notifiche intelligenti e personalizzazione avanzata.

Caratteristiche principali

  • Supporto per la gestione di più account email
  • Notifiche intelligenti
  • Personalizzazione avanzata
  • Disponibile per Windows, macOS, Android e iOS

Prezzo 💸

Gratuito con alcune limitazioni, le versioni a pagamento partono da €5,00 al mese per utente.

Esistono molte alternative ad Outlook che offrono funzionalità diverse e adatte a vari tipi di utenti. Speriamo che queste opzioni ti aiutino a trovare il client di posta elettronica perfetto per le tue esigenze! 😃
Ricorda che, alla fine, la scelta migliore dipenderà dalle tue preferenze personali e dalle caratteristiche che ritieni più importanti. 😉

Aggiornamento Windows 10 2004: tutte le novità

Inizialmente chiamato “Windows 10 20H1”, è finalmente stato rilasciato da casa Microsoft l’aggiornamento più atteso dell’anno.

Mentre gli aggiornamenti autunnali sono perlopiù feature update composti da piccole migliorie e poche nuove funzionalità, quelli primaverili sono generalmente molto più articolati e sostanziosi.
Ecco, quindi, le principali novità in arrivo con la nuova versione.

Migliore gestione degli aggiornamenti

A partire dalla versione 2004, sarà possibile scegliere se installare o meno gli aggiornamenti opzionali e quelli dei driver. Microsoft, infatti, ha deciso di lasciare la possibilità ai singoli produttori di hardware di decidere se gli aggiornamenti dei driver saranno da ritenersi obbligatori o opzionali (e quindi da installare manualmente).
Sarà possibile, inoltre, decidere di limitare la banda di rete da destinare a Windows Update inserendo un valore in Mbps.

Ripristino del PC con download da cloud

Una nuova e importante funzionalità che verrà introdotta sarà la reimpostazione del sistema operativo via cloud.
Basterà digitare Reimposta il PC nella barra di ricerca e scegliere Inizia: seguendo i vari passaggi, sarà poi possibile scegliere il Download da cloud, sarà così possibile scaricare l’ultima versione del sistema operativo direttamente dai server Microsoft.

Il nuovo ripristino con il download da cloud

Un nuovo sottosistema Windows per Linux

Tra le novità più importanti troviamo un nuovo sottosistema Windows per Linux (WSL 2) che utilizza un vero e proprio kernel Linux: avremo a disposizione, quindi, un sistema isolato mediante hypervisor Hyper-V.

Sempre meno password

La nuova versione di Windows 10 aggiunge una nuova opzione nella sezione Account delle impostazioni, che promuove la possibilità di accedere con un PIN o con Windows Hello usando lo sblocco mediante riconoscimento delle impronte digitali, rilevamento del volto o inserimento di una chiavetta preconfigurata.

Ripristino delle applicazioni della sessione precedente

È già presente (nella finestra Opzioni risparmio energia) la casella Avvio rapido che provvede a ripristinare le applicazioni e i programmi dopo uno spegnimento del sistema.
Mantenendo la stessa funzionalità, con il nuovo aggiornamento Microsoft intende rendere più facilmente accessibile l’opzione che permette di attivare o meno il ripristino automatico delle applicazioni: da ora sarà possibile accedervi semplicemente cercando Opzioni di accesso nella barra di ricerca.

Supporto per le telecamere IP ONVIF

Con il nuovo aggiornamento basterà digitare Impostazioni dei dispositivi Bluetooth e di altro tipo nella barra di ricerca per riconoscere e configurare qualunque telecamera IP dotata di supporto ONVIF Profile S che sia collegata alla rete locale.

La ricerca di Windows 10 ora rileva eccessivi utilizzi dei dischi

Microsoft ha introdotto un nuovo algoritmo che mira a rilevare l’utilizzo eccessivo del disco e a migliorare l’attività svolta dai servizi di indicizzazione.
L’obiettivo è risolvere o comunque migliorare alcuni problemi di performance dei dispositivi.

Al momento non è ancora disponibile l’aggiornamento automatico su tutti i dispositivi: gli sviluppatori di Microsoft stanno ancora controllando tutte le combinazioni hardware-software per assicurarsi che non si presentino problemi di incompatibilità.
Per controllare se il vostro dispositivo è compatibile con la nuova versione di Windows, basta andare in Start ➡️ Impostazioni ➡️ Aggiornamento e sicurezza.
Anche se la compatibilità del vostro computer non fosse verificata, è comunque possibile forzare l’aggiornamento alla versione 2004: basterà, infatti, scaricare l’Assistente all’aggiornamento di Windows 10 facendo clic su “Aggiorna”.

Speriamo che questa nuova versione di Windows vi piaccia e, nel caso doveste avere qualche problema, vi invitiamo a contattarci!

Assistenti vocali: l’era dell’intelligenza artificiale

“Ehi Google, che tempo fa oggi?”, “Siri che programmi ho per la giornata?”, “Alexa suona i Queen”. Chi sono i nostri interlocutori?

Nell’era dell’intelligenza artificiale, non potevano di certo mancare degli assistenti vocali a cui rivolgersi per facilitare l’organizzazione quotidiana.
Questi nostri “amici digitali” non sono altro che un piccolo assaggio di quello che ci spetterà in futuro: un giorno sarà possibile interagire direttamente con entità virtuali che non si fermeranno più al raccontarci una barzelletta o a informarci del meteo, ma ci forniranno dei veri e propri servizi avanzati attraverso una conversazione tanto naturale da poter essere quasi umana.

Già oggi vediamo come l’intelligenza artificiale e il machine learning, rendano sempre più precisi gli assistenti vocali, permettendogli di imparare e di evolversi ad ogni conversazione. Per quanto la loro crescita possa essere molto rapida, però, queste nuove tecnologie richiederanno ancora qualche anno per diventare una vera e propria realtà alla portata di chiunque.

Alla base degli assistenti vocali, ovviamente, c’è la tecnologia di riconoscimento vocale che trova le sue origini nel 1952 con Audrey, un dispositivo per il riconoscimento di singole cifre parlate. Negli anni ’80 iniziarono a sorgere le prime società che si occupavano di riconoscimento vocale, ma fu solo negli anni 2000 che questa tecnologia venne implementata nei dispositivi ad uso quotidiano: ricordiamo Windows XP o i primi cellulari con la dettatura vocale degli SMS.

La prima azienda a rivoluzionare l’assistente vocale con il machine learning fu Apple quando nel 2011 lanciò Siri, ancora oggi suo cavallo di battaglia in questo campo. Di lì a poco, nacquero molte altre iniziative simili: Google lanciò l’Assistente Google, Amazon lanciò Alexa, Microsoft diede alla luce Cortana e Samsung presentò Bixby.

Oggi, perlopiù, conosciamo gli assistenti vocali perché integrati nei nostri smartphone, ma le loro applicazioni sono tutt’altro che limitate.
Molti marchi di auto, per esempio, hanno già implementato degli assistenti vocali per poter gestire diversi aspetti della configurazione dell’auto.
Anche nei call-center gli assistenti vocali stanno rapidamente prendendo piede, con l’ausilio di indirizzare le chiamate di assistenza verso i vari reparti di un’azienda.

Le applicazioni pratiche sono pressoché infinite e di varia natura, e ci si aspetta un’importante rivoluzione nei prossimi anni.

Windows 10 1909 in arrivo: ecco le novità

Annunciato nei mesi scorsi da Microsoft, sta per arrivare la versione 1909 di Windows 10: il gruppo di Redmond è tornato a parlarne circa una settimana fa, fornendo qualche dettaglio in più sulle pagine del blog ufficiale. Sembra essere poco più di un “Service Pack”, tant’è che verrà installato nei nostri dispositivi come un qualsiasi aggiornamento cumulativo.

È così che Microsoft ha declassato Windows 10 19H2 ad un aggiornamento molto più piccolo, che avrà molto in comune con l’attuale versione del sistema operativo e che punterà per lo più a migliorare la user experience.

Il fatto che i più lo ritengano un aggiornamento “minore”, però, non vuol dire che non apporti significative correzioni. Numerosi sono i miglioramenti apportati alle notifiche in Windows 10, per fare un esempio: sarà più semplice accedere alle impostazioni attraverso un nuovo link su Action Center (manage notifications). Sarà inoltre possibile modificare le impostazioni delle notifiche per app attraverso un nuovo tasto sulla notifica vera e propria. A cambiare sarà anche la pagina di visualizzazione delle stesse, con alcune novità grafiche che renderanno più semplice la scelta dello stile dei banner. Sarà poi possibile disattivare o attivare tutte le notifiche del sistema operativo.

Anche all’interfaccia utente è stato apportato un bel miglioramento, come nel menu Calendario del system tray, dov’è stata aggiunta la possibilità di creare eventi e appuntamenti senza dover aprire l’app Calendario. Sarà tutto personalizzabile, dal nome al luogo, data, orario ed etichetta.

Esplora risorse ora implementerà una barra di ricerca più avanzata (basata su Windows Search), integrando anche One Drive nei risultati.

Un’altra miglioria molto interessante riguarda la possibilità di attivare assistenti vocali di terze parti (purchè compatibili con il sistema operativo) come Alexa o Google Assistant, per esempio.

Fra gli upgrade meno visibili, ma ugualmente consistenti, troviamo anche l’allungamento della durata della batteria per alcuni dispositivi e un perfezionamento del servizio di assistenza.

È già disponibile in anteprima per i partecipanti di Windows Insider, ma ancora non si sa una data certa per il lancio al pubblico della nuova versione. Sicuramente Microsoft tenderà a tardare leggermente rispetto alla tabella di marcia: dovremo, infatti, attendere la seconda metà di novembre per ricevere la notifica di Windows Update.

Direttamente dal 95, tornano i PowerToys

Durante la conferenza Build 2019 è stato annunciato il ritorno degli omonimi tool firmati Microsoft. Ma chi di voi se li ricorda?

Chi già smanettava con il PC ai tempi di Windows 95 e XP se li ricorderà sicuramente: si trattava di una serie di utility che permettevano di personalizzare l’interfaccia utente secondo le proprie esigenze.

Dopo tanti anni di attesa finalmente sono stati rilasciati i PowerToys per Windows 10, le prime due utility sono già disponibili per il download.

La prima, denominata “Windows Key Shortcut Guide”, si attiva semplicemente tenendo premuto il tasto Windows e visualizzerà una guida con tutte le scorciatoie della tastiera. Le shortcut in questione sono sempre state disponibili, ma la Windows Key Shortcut Guide fornisce un modo più semplice per scoprirle senza andare a cercarle su internet.

La seconda si chiama “FancyZones” e non è altro che un gestore delle finestre, che permette di organizzarle secondo un layout predefinito o personalizzato. Ora sarà possibile passare da un’applicazione all’altra senza né ricorrere ai tasti ALT+TAB né usare la barra delle applicazioni.
Per avviare FancyZones è necessario fare doppio click nell’icona dei PowerToys (nell’area delle notifiche) ed abilitare la relativa utility.

I “nuovi” tool si scaricano da GitHub e si installano eseguendo il pacchetto “PowerToysSetup.msi”, ma le novità non si fermano qui, Microsoft ha annunciato che a breve saranno disponibili per il download molte altre utility.

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